IL PRIMO ANNO DI SCONTRI
Sin dalle prime fasi, fu la Germania a condurre la guerra: forti di un avanzamento tecnologico superiore a tutte le altre potenze e di una rete infrastrutturale che consentiva un veloce spostamento di uomini e mezzi, i vertici tedeschi erano convinti di sbaragliare le resistenze nemiche in pochi mesi, suggellando, come a Sedan nel 1870, una vittoria storica e fulminante.
Tuttavia, la realtà si rivelò ben diversa. Il Piano Schlieffen, elaborato dall'omonimo capo di stato maggiore tedesco, che prevedeva una rapida vittoria contro la Francia sul fronte occidentale per poi dirottare in massa il grosso delle truppe nei Balcani, così da sostenere l'Austria nello scontro con le armate dello Zar di Russia Nicola II, dovette presto scontrarsi con l'enorme difficoltà di realizzazione. Le innovazioni tecnologiche, su tutte la mitragliatrice, trasformarono presto lo scontro campale ottocentesco in una guerra lunga ed estenuante. Nell'angustia delle trincee i soldati sperimentarono notti e notti di bombardamenti ed esplosioni, e a poco meno di un anno dallo scoppio, la prima guerra mondiale viveva già la sua prima fase di stallo, con i due schieramenti tristemente barricati nei profondi fossi artificiali.