Ogni domenica la stessa litania: invece di parlare di calcio, bisogna parlare di arbitri. E l'episodio scoppiato in Milan–Lazio è l'ennesima dimostrazione di un sistema che si è infilato da solo in un vicolo cieco, dove la tecnologia — nata per chiarire — finisce per confondere e screditare. Quanto accaduto a San Siro non è un semplice errore:...
Intervista ad Ivan Giovannoni
Ivan Giovannoni è oggi una delle promesse più solide del nuoto di fondo italiano, fa parte del gruppo del Centro Sportivo Esercito. Specializzato nelle distanze di mezzofondo–fondo, in vasca e in acque libere, Giovannoni si è distinto tra i giovani atleti per risultati importanti già a livello internazionale con un recente argento nei 1500 metri stile libero alle Universiadi 2025 a Berlino. Nel 2025 ha poi mostrato le sue qualità anche nelle acque libere, vincendo la 10 km assoluta al Campionato Italiano Acque Libere 2025 a Piombino. Protagonista di un percorso in costante crescita, Giovannoni rappresenta un ponte tra la nuova generazione di nuotatori italiani e il nuoto di fondo di alto livello, dimostrando versatilità, in vasca e in mare, e determinazione. Con questa intervista che ci ha concesso, vogliamo conoscere non solo i suoi risultati, ma l'uomo, le sue motivazioni, le sue speranze e il suo lavoro quotidiano, che c'è dietro al cronometro. Ci aiuterà a comprendere cosa significa gareggiare ad alto livello, puntare in alto e coltivare un sogno, tra allenamenti, sacrifici e aspettative.

- Ivan cosa rappresenta per lei il nuoto e come pensa che possa essere sempre più conosciuto e praticato dai giovanissimi?
Il nuoto è sempre stata una parte fondamentale della mia vita, io ho sempre praticato nuoto. Quando ero piccolo non andavo molto volentieri a nuotare, ma grazie all'amore per questo sport che mi hanno trasmesso i miei genitori, ho compreso che avevo davanti un grande progetto di vita. Con il tempo ho capito di essere portato per questo sport, e perseguo tanti obbiettivi sportivi oggi.
Il nuoto è per me un una grande scuola di vita, oltre che essere il mio vero e proprio lavoro perché sono orgoglioso di essere nel Gruppo Sportivo dell'Esercito Italiano. In realtà io ho sempre preso seriamente le cose che faccio, esattamente come un lavoro; infatti, già da quando solo un bambino per me il nuoto è stato il mio lavoro. La cosa che mi piace di più nel nuoto è gareggiare e mi permette di soddisfare, piano piano, i miei obiettivi che sono andati crescendo.
Per quanto riguarda i giovanissimi, penso che il nuoto sia lo sport più praticato in Italia insieme al calcio, ed è giusto che sia così, che i giovani approccino al nuoto, come stanno facendo oggigiorno.
Per incentivare questi giovani a partecipare, per me, dovrebbe esserci più esposizione mediatica delle gare di nuoto. Per esempio, basta guardare ciò che avviene con il Trofeo Sette Colli che è sempre pieno di bambini che fanno già parte delle squadre di nuoto e che magari intendono approcciarsi a questo sport.
Avere più eventi di questa portata permette al nuoto di creare una visibilità mediatica più elevata, divenendo un sicuro incentivo per i giovanissimi a praticare questo sport.
Il nuoto è una disciplina difficile, che richiede tanto allenamento e sacrificio, e che non garantisce il successo.

- Lei è sempre stato un grande studioso, accedendo ai piani di studente-atleta, secondo lei è un buon metodo per incentivare i ragazzi a perseguire i propri sogni sportivi?
Il piano studente atleta mi ha aiutato tantissimo a proseguire gli studi in modo efficace e mi ha permesso di raggiungere una solidità, uno studio e una conoscenza di base durante il periodo del liceo frequentato al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma. Un ringraziamento va anche alle Professoresse e ai Professori che porto nel mio cuore durante ogni gara.
Una volta terminato questo percorso ho affrontato anche il percorso universitario con ottimi risultati dei quali sono orgoglioso.
Senza questo piano specializzato per noi atleti, avrei sicuramente riscontrato molte più difficoltà a completare il mio percorso accademico. Il piano studente atleta ti permette di avere delle agevolazioni che ti rendono eccellente a scuola e nella tua vita sportiva.
Io penso che lo studio è parte fondamentale della formazione di qualsiasi uomo e permette di essere migliore.
Secondo me è la soluzione migliore per far sì che gli atleti, che hanno molto meno tempo rispetto a chi non pratica sport per studiare, di ottimizzare i bisogni dell'atleta in quanto studente.
Ho sempre amato studiare e ho sempre apprezzato molto le lezioni.

> C'è qualcuno di particolare al quale dedica le sue vittorie? Se sì, quanto l'aiuto di questa persona ha influito nel suo percorso per il successo?
Non penso ci sia una sola persona in particolare, ritengo che ci siano più persone che hanno contribuito a fare in modo che raggiungessi i miei obbiettivi.
Tra i primi come potrei non citare mia la famiglia, che mi ha sempre supportato e spinto a inseguire i miei sogni. Non mi ha mai ostacolato e non ha mai cercato di mettere un freno a quello che volevo fare, anzi mi hanno spinto a dare sempre il meglio di me.
Vorrei dedicarle anche a tutti i miei compagni di squadra, di oggi e di ieri.
Un grazie speciale va anche agli allenatori, presenti e passati, che ognuno, poco per volta ha lasciato in me come un piccolo tassello per costruire l'atleta che sono oggi.
Devo essergli personalmente grato perché mi hanno lasciato il meglio di loro e lo porto oggi e lo porterò per sempre con me nella mia vita.
Porto costantemente nel mio cuore i miei amici, tutti coloro che fanno parte della mia vita dentro e fuori dall'acqua, e hanno contribuito a rendermi l'uomo che sono oggi donandomi momenti di gioia e conforto dalla dura vita del nuotatore.
Infine, sono orgoglioso di dedicare le mie vittorie alla mia fidanzata, perché mi sta sempre vicino e mi supporta in tutto e per tutto.

- Quali sono i prossimi obiettivi?
I miei prossimi obiettivi sono in primis la qualificazione per gli Europei di Dublino. Sfortunatamente a causa di errori tecnici e tattici all'interno delle ultime gare non sono riuscito a centrare il tempo limite della qualificazione. Sono amareggiato, ma a dicembre ci saranno gli assoluti in vasca corta, sono un buono spunto per far valere le mie qualità e dimostrare ciò che so fare.
L' obiettivo successivo è la qualificazione degli Europei di vasca lunga e di fondo.
I prossimi eventi che mi vedranno protagonista sono i Campionati Italiani di vasca lunga che si terranno ad aprile a Riccione da qui a qualche mese.
- Luca Cianci
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